È stato pubblicato (ottobre 2016) il rapporto che presenta illustra lo stato di attuazione, le problematiche e l’evoluzione della norma UNI CEI EN ISO 50001 “Sistemi di gestione dell’energia”, basato su un’indagine svolta da FIRE, CEI e CTI su un campione significativo di organizzazioni certificate ISO 50001, di EGE operanti nel settore e di organismi di certificazione accreditati.
Tra i dati salienti si rileva che le organizzazioni italiane certificate ISO 50001 ad oggi sono circa 350, per un numero complessivo di siti certificati dell’ordine di 750. Il numero delle organizzazioni è stato individuato incrociando i dati delle nomine1 degli energy manager, sia dell’anno 2015 che dell’anno in corso, con quelli del database presente sul sito di Accredia.
La semplice analisi dei soggetti nominanti un energy manager, ma che al contempo hanno realizzato un SGE certificato, conduce ad un dato interessante: si è passato dai 115 soggetti del 2015 ai 180 del 2016, un incremento dunque di circa il 56%. La diffusione degli SGE rafforza il ruolo dell’energy manager, collegandolo a un commitment aziendale condiviso e a una maggiore collaborazione con tutte le funzioni aziendali. Uno dei fattori che ha promosso tale crescita è stato l’obbligo imposto dall’art. 8 del D.Lgs. 102/ 2014 alle grandi imprese e agli energivori, che ha spinto tali soggetti a realizzare un SGE certificato invece di svolgere una diagnosi energetica ogni 4 anni. Il rapporto è disponibile al link www.fire-italia.org/prova/wp-content/uploads/2016/10/2016-10-rapporto-ISO-50001-FIRE-CEI-CTI-finale.pdf