Valutazione dei consumi e consumi di flotte aziendali

Quali consumi vanno conteggiati in generale? E per le flotte aziendali?
Come previsto dal punto 9 della Circolare Mise 18 dicembre 2014 la valutazione dei consumi va riferita all’energia impiegata per la produzione di beni (semilavorati, manufatti ecc.) o per la prestazione di servizi (trasporto di persone o merci, illuminazione, climatizzazione ambienti, fornitura di energia elettrica, ecc.), indipendentemente dal fatto che tali beni e servizi vengano utilizzati in proprio o destinati a terzi. La valutazione va riferita ai consumi complessivi del soggetto, cumulando quelli relativi alle diverse fonti ed ai diversi usi per tutti i centri di consumo del soggetto stesso.

Per le flotte aziendali sono da conteggiare i consumi di combustibile per la movimentazione degli stessi (siano essi camion, automobili, motocicli, navi, aerei, etc.), ma non l’energia dell’eventuale prodotto trasportato (es. gasolio all’interno della cisterna).

In caso di approvvigionamento dall’estero, come può essere ad esempio il caso del settore navale o aereo, si rileva che né la legge 10/91 né la Circolare Mise 18 dicembre 2014 si esprimono direttamente sul tema. Si suggerisce, in via prudenziale, di conteggiare tutta la fonte utilizzata sul territorio italiano, qualunque ne sia la provenienza, sulla base del punto 6 della nota esplicativa della citata Circolare che rileva che sono soggetti obbligati coloro “cui è riconducibile la posizione di parte acquirente nel contratto di fornitura della fonte energetica, sempreché tale fonte sia utilizzata e non semplicemente ceduta ad altro soggetto”. La valutazione dei consumi può essere fatta sia mediante contabilizzazione che mediante stima.

Si segnala l’avvio di un confronto con il MiSE sul tema, per cui eventuali aggiornamenti saranno riportati sul presente sito.