Aspetti professionali della figura dell’energy manager

L’energy manager può essere visto sotto due aspetti: come inteso dall’art.19 della legge 10/91 e in generale come professionista che si occupa della gestione energetica all’interno di una o più realtà (per maggiori dettagli consultare la pagina dedicata). Nel primo caso sono disponibili degli elenchi pubblicati annualmente dalla FIRE. Per essere inseriti all’interno degli elenchi è necessario essere nominati secondo le modalità riportate nella sezione “Guida alla nomina“. Nel secondo caso la FIRE, ISNOVA, Confindustria Piemonte, ENEA, IAL Piemonte e Provincia di Chieti, definirono e poi promossero il ruolo di una figura esperta in gestione dell’energia all’interno del progetto e-quem. La figura dell’esperto in gestione dell’energia oltre ad essere stata deginita dalla UNI CEI 11339 è allineata con la Legge 14 gennaio 2013 n. 4 sul riconoscimento delle professioni non riconducibili a collegi e ordini professionali. L’esperto in gestione dell’energia è una figura che può essere certificata da una terza parte. Su tali premesse la FIRE nel 2010 ha costituito il Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management (SECEM).

Per essere nominati energy manager non vi è obbligo di corsi da seguire o esami da superare. La formazione e un’adeguata esperienza sono tuttavia aspetti che, sebbene non obbligatori, diventano necessari nella pratica quotidiana. Per approfondimenti sulla formazione volontaria è disponibile una elenco di corsi organizzati da FIRE nella pagina dedicata alla formazione.

Si precisa infine, a seguito di diverse richieste pervenute nel corso degli anni, che non esiste a livello nazionale alcun albo degli energy manager, bensì un elenco pubblicato nell’apposita sezione di questo sito.